Chiesa di Santa Chiara, la Sacrestia
La sacrestia
della Chiesa di Santa Chiara
Consulenza tecnica di Nicolò Parrino
foto di Federico Emma
La Chiesa di Santa Chiara nel dopo guerrra è stata adattata a Sacrario per i caduti, subendo le relative trasformazioni e adeguamenti. La chiesa aperta al pubblico fino al febbraio del 2012, in atto è chiusa in attesa di lavori di consolidamento e restauro. La manutenzione ordinaria è stata disattesa per molti anni, come si può vedere nella foto a lato i vetri rotti delle vetrate sono stati sostituiti con materiali di fortuna, acqua e colombi non hanno avuto ostacoli se non nella buona volontà dei custodi che si sono improvvisati manutentori.
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Anche l'esterno della chiesa è trascurato, il muro lungo la via Roma è praticamente un erbario, e certamente comunica, ai cittadini ed ai turisti, un senso di degrado e abbandono.
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La sacrestia della chiesa è ancora arredata con preziosi mobili originali d'epoca (Luigi XIV), e contiene ancora tanti reperti e frammenti molto interessanti, purtroppo abbandonati al degrado.
Mobile da sacrestia primo quarto secolo XVIII, di stile Luigi XIV, in noce intarsiato con perfili di legno chiaro e motivi floreali parte laccati neri e parte probabilmente in bosso. Ina alto è riprodotto lo stemma francescano.
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Il mobile presenta anche delle dorature in oro zecchino e cornici ebanizzate.
Alcune parti dello stesso sono intagliate, tra le quali il simbolo francescano inscritto dentro un cartiglio a motivi floreali.
Il mobile è costituito da una parte bassa avanzata ripartita e scandita in una serie di cassetti centrali in numero di quattro, mossi secondo un preciso disegno dell’epoca che ne contraddistingue in maniera certa lo stile e due sportelli laterali.
Il corpo alto del mobile è segnato da lesene, capitelli, linee rette e curve.
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2) Mobile d’altare con tabernacolo centrale decorato con una scena dipinta, prima metà secolo XVIII.
Il mobile completamente dorato in oro zecchino, intagliato con motivi floreali e conchiglie stilizzate, costituisce solo un frammento dell’ intero mobile che arredava nel secolo XVIII° l’altare centrale.
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3) Lampadari in carta spagna, cosiddetti a Ninfa, risalenti al XIX secolo di stile impero, decorati originariamente con cristalli ed opaline.
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4) Mattoni di maiolica di fabbrica campana risalenti al XIX secolo.
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Baldacchino espositivo in legno intagliato dorato e decorato ulteriormente con la tecnica della bulinatura, risalente alla prima metà del secolo. XVIII, di stile Luigi XIV
Resti di statuette in stoffa risalenti al secolo XIX.
Verosimilmente un presepe.
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Putti secolo XVIII intagliati e dorati
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Reliquiario intagliato e dorato in oro zecchino secolo XVIII
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Angeli reggi candela prima metà secolo XVIII, intagliati e dorati
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Tavolo di stile luigi XVI, seconda metà del secolo XVIII, in noce intarsiato in bosso a motivi floreali ed ebanizzato sul fronte, presenta anche il simbolo francescano intagliato.
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Tavolo secolo XVIII, tornito a rocchetto
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L’agenda delle Suore, con i loro appunti, da duecento anni appesa al muro
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I paramenti sacri
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I preziosi e raffinati stucchi della sacrestia
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