Angelo Signorelli, il mago delle favole - Il Campanile Enna

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Angelo Signorelli, il mago delle favole

A letteratura du Campanaru

Nota critica di Guido Sut al libro "Io...il nonno me l'ero comprato"
Se, alla fine, chiudi il libro "...io, un nonno me l'ero comprato", hai la sensazione che mari, montagne, paesi, conventi, olimpi, lune..., siano ancora lì ad attenderti per farti rientrare dolcemente nel magico mondo dove già ti eri smarrito durante la lettura. Sì, perché Signorelli possiede questa grande dote: di prenderti per mano, di condurti nel suo universo, nei suoi territori fatati nei quali vivono persone incantevoli e nei quali succedono fatti meravigliosi ed anche di farti riportare nel mondo dei sogni creato dal suo estro poetico.
Quando ti approcci ai suoi racconti, entri nella realtà del quotidiano, ti imbatti in una situazione problematica che ti sembra senza soluzione, come spesso accade nel nostro globo. Poi interviene un fatto magico che si intreccia con la realtà ed allora ti senti sollevato ed esci dall'angoscia, dall'ansia e si disvela di fronte a te "il finale" che tu più desideravi, quasi come se l'autore voglia giocare con te, riuscendo a renderti complice delle sue trame, dei suoi intrecci narrativi.
La realtà viene elaborata dalla sua fantasia: le fiabe e le favole antiche facevano ricorso alla bacchetta magica, mentre nei racconti del Signorelli la fortuna, il miracolo sono un impegno, una costruzione ad opera dell'uomo; la magia si manifesta perché è l'uomo che l'intuisce e la concretizza con la sua audacia ed il suo coraggio.
Ma tu, dicevamo, non ne sei fuori, anche tu sei messo in gioco da lui e con lui ammiccante ti lasci trascinare in questo fantastico gioco, tra l'irreale e il reale, il nascosto e l'evidente, il misterioso e il palese, l'inquietante ed il rassicurante. In tutte le vicende narrate in questo affascinante libro è l'uomo, artefice dei suoi destini, che crea quell'atmosfera suggestiva ed incantevole che gli permette di trovare la via d'uscita ai suoi crucci ed in questo contesto il mondo delle leggende e delle fiabe, che a noi sembrava di aver allontanato, è molto più vicino di quanto si possa immaginare, ci sembra di toccarlo con mano, anzi ci siamo dentro. La chiave per entrare in questo mondo viene aperta con uno stile leggero e lieve, con un sorriso amabile e dolce. All'inizio di ogni racconto il ritmo è incalzante, poi si fa pacato, quasi come se la duttile parola usata dall'autore ci spinga a percorrere le insidie di un viaggio pieno di incognite per, poi, farci raggiungere le più riposanti e quiete mete dove poterci sommergere nell'incanto del¬la pace e della felicità, perché anche nei racconti di Signorelli tutti, alla fine, vivono felici e contenti. Pagine gradevoli, deliziose, dove il moderno si amalgama con il classico, dove le storie si arricchiscono con profondi messaggi sociali, dove i ritmi e le cadenze di un linguaggio brillante, fluido e piacevole creano quella tensione emotiva che i bambini provano nell'ascolto delle favole.
Riconosciamo nel mago delle favole, così è conosciuto il Nostro, un sapiente e schietto affabulatore che, con le sue straordinarie invenzioni e ispirazioni, trasforma davanti a noi le sue idee in suggestioni, i suoi pensieri in poesia, aiutandoci a "farci" poeti.
Il testo è arricchito dalle splendide illustrazioni a pagina doppia della pittrice Valentina Morea che rendono più piacevole la lettura.

dr. Guido Sut
critico di letteratura per l'infanzia e ricercatore di testimonianza su, miti, fiabe e leggende,

già direttore didattico

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