Anna Maria De Francisco Aveni - Il Campanile Enna

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Anna Maria De Francisco Aveni

A letteratura du Campanaru

Anna Maria De Francisco Aveni è nata a Palermo, abita a Enna, ha insegnato materie letterarie nelle scuole medie e superiori. Ha tre figli, cinque nipoti, ai quali la raccolta di poesie del volumetto "Palloni al vento" è dedicata.
Pubblicista, ha scritto articoli, recensioni, poesie, racconti, saggi, ha ricevuto lusinghieri apprezzamenti e premi in diversi concorsi letterari.
Si ricordano il libro per ragazzi Tre Sante di Sicilia, le raccolte poetiche Passo a due, Il destino di Pentesilea, Haiku, Nato a Enna, i testi per le immagini di Sei chiese di Enna, di Tindari, di Catania e Sant’Agata, i saggi letterari Nove decimi di umorismo sullo scrittore Umberto Domina e In principio erat Verbum. Di prossima pubblicazione un nuovo lavoro dal titolo "Parole e storie" dell’editrice Papiro.




Anna Maria
De Francisco Aveni


A spasso per la città


Vado per strade asfaltate
e antiche acciottolate,
erte in salita, facili in discesa,
sulla cresta scoscesa
a cui la mia città si aggrappa.

Questa città a me cara
indossa in autunno una cappa di nebbia,
d’estate è tutta luce,
so che da tempi remoti produce
il grano che a giugno si trebbia.

Vedo il monte di fronte,
il cielo sulla testa,
nei giorni ordinari e in quelli di festa.

La poesia su Enna " A spasso per la città" è tratta dal volumetto:
"Palloni al vento " di Anna Maria De Francisco Aveni, illustrazioni di  Nadia Ruju. Eunoedizioni Leonforte.


“Palloni al vento” è un libro di poesie e filastrocche, che accompagnano il bambino dalla nascita alle soglie dell’adolescenza: 0 – 12, per dirla con la nota casa di moda che veste dagli infanti ai ragazzini della media.
Si passa dalle ninnananne al primo dentino, al primo anniversario della nascita, ai primi palpiti dentro e fuori casa, i giocattoli, i compagnetti d’asilo, la scoperta del mondo circostante, le feste in famiglia, le prime letture, il mondo incantato dell’immaginario infantile…
Nella prefazione Livio Sossi, docente di storia e letteratura per l’infanzia, così scrive: “La De Francisco è un’attenta osservatrice dell’universo infanzia: ne sa ascoltare le voci che parlano del mondo e del senso di starci, e lo racconta con intensità, con grande forza suggestiva, con una scrittura che si caratterizza per la sua levità, lontana da qualsiasi moda o modello, ma forse soprattutto con il cuore, quel cuore di poeta in cui trovano ospitalità e da cui provengono le storie, come diceva Furio Jesi”.


Di  Anna Maria De Francisco segnaliamo “Nove decimi di umorismo”
saggio critico su Umberto Domina


Il libro, dal titolo “Nove decimi di umorismo” (Papiro editrice, pagine 126, euro 11), si apre con le note introduttive del critico Salvatore Ferlita e della moglie di Domina Maria Maddalena Antonini. Seguono 23 capitoli, di varia lunghezza, di piacevole e colta lettura. In essi, attraverso l’analisi puntuale delle sue opere, si evidenzia un autore ricco di humour ed anche di sentimento, satirico nei confronti dell’odierna società mediatica e consumistica, abile nell’inventare trame, nel tracciare il carattere dei personaggi, nel rappresentare ambienti e stili di vita della “sua” Enna, della “sua” Torino, della “sua” Milano. In realtà veniamo a sapere che Domina nacque a Palermo, l’unica città che non conobbe e non poté amare perché, come si legge nel suo primo romanzo “Contiene frutta secca”, vi nacque “ma senza impegno”. Ancora in fasce si lasciò trasferire a Castrojanni. E’ questa la città a lui cara, di cui era originario, dove trascorse “gli anni fondamentali dell’adolescenza e la prima giovinezza frequentando il liceo-ginnasio Napoleone Colajanni”. La città ricordata e descritta in tanti suoi libri, a cui in particolare ne dedicò due, editi dalla Papiro: “Enna per modi di dire” e “quell’Enna ‘39”. In questo libro si trova la “Ballata dell’inserito” così commentata da Anna Maria De Francisco: “La nota lirica gioca con la scherzosa, sovrapponendosi ritraendosi nel quadretto appena accennato, ma così vivo e vibrante! offerto da questa poesia dal gusto crepuscolare, dal ritmo suadente dei versi decasillabi”.

(Dalla recensione di Salvatore Presti pubblicata sul sito web ViviEnna.it il 25/03/2010)

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