Il profumo di Natale, di Paola Rubino - Il Campanile Enna

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Il profumo di Natale, di Paola Rubino

A letteratura du Campanaru

Il profumo di Natale
di Paola Rubino*

Tu ci sei. E tuo quel profumo che emana dalle stanze. È tuo quell'ordine faticosamente raggiunto, in ore di duro lavoro fisico.
Per imitarti.
Per emulare la freschezza che la tua presenza emanava.
Almeno a Natale, almeno oggi, rivive a casa tua - la casa, dove ho deciso di vivere, anche dopo la tua assenza - il tuo respiro, la tua dolcezza, la tua forza.
Attorno a quel solito desco, con tutti i tuoi figli e nipoti, che tu arricchivi con le tue prelibatezze e con la tua parola suadente, conciliante, si scioglie quel grumo di dolore che hai lasciato e, miracolosamente, continui ad esistere. Ad infondere la tua volontà in ogni cosa, a liberare da quell'inerzia che aveva paralizzato, ad incidere nei cuori il tuo dinamismo.
Riportare in vita l'emozione di gioia, di calore dei tanti Natali trascorsi insieme, è difficile. Come tutte le riproduzioni, che non riportano mai la perfezione dell'originale. Ma bisogna tentare. Tentare di riportare in vita quel senso di pace, quella condivisione di idee, quell'accordo di animi, quella sinfonia d'amore che tu ispiravi.
Tentare di carpire dai volti di ognuno quel messaggio d'amore che l'animo, soprattutto a Natale, agogna e farlo diventare concretezza di vita, con abbracci e baci di vero incontro, di autentica simpatia umana.
Estirpare, almeno oggi a Natale, quelle tossine dall'animo che inquinano, deturpano, scoraggiano, e ritornare al candore dell'infanzia, alla purezza del tuo amore materno generoso e sublime. A quell'abbraccio della vita con la vita stessa. Trasmettere il profumo del Natale, quella tua luce interna di pace, di concordia, che irradiava sempre dal tuo volto composto e sereno, quella tua luce che io, emula imperfetta di Te, madre non abile come Te, vorrei trasmettere ai tuoi cari, vicini al mio cuore, non meno che al tuo.
Sentire "insieme" quell'afflato umano attorno a cui ruota il vero Natale, quell'afflato umano preludio di quello più alto e più grande, che forse già Tu, Madre di sogni, meritatamente conosci e godi.
La folata di vento, che, a mezzanotte, sbatté imperiosamente la porta, portò intenso e chiaro il tuo profumo. In quel momento, nel pensiero di tutti che abbracciò il tuo, nel sorriso che si dispiegò, al tuo ricordo, nel volto di tutti, mi venne la conferma.
La scintilla di luce che ogni creatura effonde nel suo tempo terreno permane, oltre il suo tempo, quasi fosse un seme che, ogni tanto, inspiegabilmente, per vie occulte, irrompe, per indicare ancora, con segni incomprensibili, la via, il cammino da seguire. Che è un cammino di amore, di pace.



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* Paola Rubino, residente a Leonforte, è laureata in Lettere Classiche e in Filosofia. Dal 2008 è dirigente dell'Istituto Professionale Statale "Federico II" di Enna, dove svolge un ruolo propulsivo nella realizzazione di una "politica educativa" finalizzata alla formazione delle giovani generazioni e alla promozione sociale del territorio ennese. Cultrice di poesia e letteratura, da diversi anni è componente della giuria tecnica del "Premio Letterario Città di Leonforte", presieduta dal Prof. Nicolò Mineo. "Grecista", ha partecipato, come relatrice, a tutte le edizioni della gara internazionale di greco antico "Agòn sofocleo", che si svolge ogni anno a Termoli.


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