Parco archeologico

ilcampanileenna.it
aderisce
al comitato cittadino ennese
per la creazione del
Parco Archeologico di Enna
7 febbraio 2012
SICILIANTICA - sede di Enna
COMUNICATO STAMPA
La sede ennese di SiciliAntica è venuta a conoscenza della proposta avanzata dal responsabile del Parco Archeologico di Morgantina di voler annettere all’area del proprio Parco anche siti archeologici che non hanno nessun legame con il territorio di Aidone.
Si tratterebbe dei siti di Cozzo Matrice, di Rossomanno e forse anche dell’area della Rocca di Cerere e del Castello di Lombardia (tutti ricadenti nel territorio del Comune di Enna).
Le sede di Enna di SiciliAntica ritiene un vero e proprio scippo, qualora questa nefanda richiesta fosse accolta dalle autorità competenti, nei confronti del proprio patrimonio archeologico, testimonianza della storia antica del popolo ennese.
Non ci sembrano plausibili le motivazioni che stanno dietro a questa vicenda, non può essere la presenza di una statua (Venere - Demetra di Morgantina), per quanto importante, a far diventare Aidone il centro del culto di Demetra. Infatti come abbondantemente risaputo era Enna il vero centro del culto di Demetra e Kore, riconosciuto in tutto il Mediterraneo fin dall’antichità.
Già in passato il patrimonio archeologico ennese ha subito delle spoliazioni, vale per tutti il caso del Monte Capodarso, sede di una importantissima città del periodo greco, assegnata dalla Regione alla Riserva dell’Imera e gestita da Italia Nostra di Caltanissetta.
Ci appelliamo a tutti gli ennesi ed ai loro rappresentanti istituzionali affinché sia sventato questo “furto” che ci ricorda quello compiuto dal console romano Verre quando depredò il santuario ennese di tutti i suoi tesori. Auspichiamo nel contempo che ci sia un rinnovato interesse per le nostre aree archeologiche che annoverano fra i propri tesori la zona del Santuario di Demetra della Rocca di Cerere ultimamente scoperta, la Villa romana con mosaici di contrada Geraci, il centro di Cozzo Matrice e Rossomanno e tante altre aree di non minore interesse.
È giunta l’ora di avanzare la proposta della creazione del Parco Archeologico del Castello di Lombardia e della circostante area dell’antico santuario di Demetra che preveda un ampliamento fino a tutta la zona del Lago di Pergusa dove è stato ambientato il mito di Proserpina dagli antichi greci. Noi ci batteremo affinché questo sogno possa diventare realtà, smascherando accordi presi da vertici istituzionali che non hanno a cuore la tutela della propria cultura e della propria storia.
COMUNICATO STAMPA
Enna 29 febbraio 2012
In serata, presso la sede dell’Accademia Pergusea in Enna, si è costituito il comitato cittadino ennese per la creazione del Parco Archeologico di Enna.
Il comitato ad oggi è formato dalle seguenti associazioni:
SiciliAntica Enna
Stella del Vespro
Accademia Pergusea
Legambiente Erei Enna
Federalbergatori Enna
Centro Studi di Archeologia Mediterranea Enna
Associazione Agriturismi Enna
C.E.A. Enna
Casa D’Europa Enna
le stesse invitano ogni altra realtà associativa e culturale della città e del territorio ad entrare a far parte del comitato stesso.
Il gruppo intende scongiurare, con interventi ad ogni livello istituzionale, l’eventualità che il patrimonio culturale ed archeologico che fa parte della identità ennese possa essere scippato di quei beni e di quei luoghi che la stessa identità hanno forgiato.
In particolare la ipotesi ventilata è che i siti di Cozzo Matrice e Rossomanno possano entrare a far parte del Parco Archeologico di Morgantina, tale ipotesi, apparentemente innocua, segnerebbe invece una cesura tra la polis generatrice delle stesse realtà, Enna, e la parte sud del territorio. Per esser più comprensibili basti dire che Rossomanno non solo fa parte del Comune di Enna, ma che l’intera area, interessata da un patrimonio archeologico di immenso valore, è proprietà della Città di Enna dai tempi di Re Martino (1394) e che gi abitanti del feudo vennero dagli stessi deportati ad Enna formando ampia base dell’odierna cittadinanza.
Quei luoghi sono la nostra storia, non possono e non devono essere slegati tra loro, qualsiasi politica di ricerca, valorizzazione e comunicazione non può che essere progettata in un unicum che deve avere in Enna il fulcro del suo territorio.
A breve le associazioni presenteranno il loro progetto che verrà sottoposto all’Assessore Regionale ai Beni Culturali in un incontro che verrà immediatamente richiesto.
Va invertita la rotta, non è più possibile pensare che qualsiasi nuova scelta politica regionale possa passare sulla destrutturazione del patrimonio ennese, sia esso culturale, sociale o lavorativo.
LA SICILIA
Sabato 03 Marzo 20
Nasce il comitato
per la creazione
di un parco
archeologico
La possibilità che i siti di Cozzo Matrice e Rossomanno possano entrare a far parte del Parco Archeologico di Morgantina, da più parti non è stata ben accolta tanto che presso la sede dell'Accademia Pergusea in Enna, si è costituito il comitato cittadino ennese per la creazione del Parco Archeologico di Enna. Un primo, importante, passo che ha come obiettivo quello di difendere un patrimonio che appartiene al capoluogo ennese. A costituirsi nel comitato sono stati SiciliAntica Enna, Stella del Vespro, Accademia Pergusea, Legambiente Erei Enna, Federalbergatori Enna, Centro Studi di Archeologia Mediterranea Enna, Associazione Agriturismi Enna, C.e.a. Enna,Casa D'Europa Enna e Club Unesco Enna.
Il gruppo intende scongiurare, con interventi ad ogni livello istituzionale, l'eventualità che il patrimonio culturale ed archeologico che fa parte della identità ennese possa essere scippato di quei beni e di quei luoghi che la stessa identità hanno forgiato.
In particolare l'ipotesi ventilata è che i siti di Cozzo Matrice e Rossomanno possano entrare a far parte del Parco Archeologico di Morgantina, una possibilità apparentemente innocua che invece segnerebbe una cesura tra la polis generatrice delle stesse realtà, Enna, e la parte sud del territorio. Per esser più comprensibili basti dire che Rossomanno non solo fa parte del Comune di Enna, ma che l'intera area, interessata da un patrimonio archeologico di immenso valore, è proprietà della Città di Enna dai tempi di Re Martino (1394) e che gi abitanti del feudo vennero dagli stessi deportati ad Enna formando ampia base dell'odierna cittadinanza.
Quei luoghi, spiegano i componenti del neo nato Parco Archeologico di Enna, "sono la nostra storia, non possono e non devono essere slegati tra loro, qualsiasi politica di ricerca, valorizzazione e comunicazione non può che essere progettata in un unicum che deve avere in Enna il fulcro del suo territorio".
Questa mattina l'associazione ennese SiciliAntica incontrerà il sindaco Paolo Garofalo per esporre le motivazioni che stanno creando preoccupazioni ed anche qualche critica e al più presto presenteranno il loro progetto che verrà sottoposto all'Assessore Regionale ai Beni Culturali in un incontro che verrà immediatamente richiesto.
William Savoca
